Attrezzatura da laboratorio : la matula

matula

Nel passato i medici esaminavano l’urina in un ampolla di vetro detta matula”, nella quale solevano distinguere quattro zone, ciascuna delle quali si supponeva che corrispondesse a una parte anatomica del paziente : quella più in alto rappresentava la testa, quella sotto il torace, la terza ancora più sotto l’addome, e l’ultima più in basso il sistema urogenitale.

Angelo Mosso

mosso(1846-1910)

con lui nasce l’emodinamica;

si appassiona ai metodi di registrazione grafica dei fenomeni vitali e tra le altre apparecchiature costruisce il primo sfigmomanometro, perfezionato in seguito dal suo allievo Scipione Riva-Rocci (1863-1937)

Giorgio Baglivi

baglivi

(1668-1707)

professore alla Sapienza, descrive il cuore come una “molla”, le mascelle “tenaglie”, le vene e le arterie “tubi idraulici”, i polmoni “mantici” e i muscoli “corde”.

Walter + Eliza Hall

hal institute

 Il “Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research” è il più longevo istituto di ricerca Australiano. Icona della ricerca medica, annovera tra i ricercatori anche vincitori di premi  Nobel come Sir Macfarlane Burnet, Sir Gustav Nossal e Professor Donald Metcalf.

Al suo interno vengono condotti studi sulla prevenzione e trattamento dei tumori, immunologia e malattie infettive.

Psiché ( ψυχή )

reil

Psichiatria : dal greco psyché (ψυχή) = spirito o anima e iatros (ιατρός) che significa cura (medica).

Lo psichiatra si occupa quindi della “cura dell’anima”.

Il termine fu coniato dal medico tedesco Johann Christian Reil (1759-1813).

Silvano Arieti

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(1914-1981)

SILVANO ARIETI nasce a Pisa il 28 giugno 1914.

Appena dopo essersi laureato in Medicina deve lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali, trovando rifugio negli Stati Uniti dove completa la propria formazione in psichiatria, neurologia, psicologia e psicoanalisi.

Mantiene infatti aperta la sua ricerca in molteplici direzioni, per esempio dando pari dignità al mondo interno così come appare dal punto di vista psicoanalitico, ed al funzionamento organico cerebrale così come appare dal punto di vista delle neuroscienze.

Sostiene la cura psicodinamica dei casi gravi, anche dei pazienti affetti da schizofrenia e da gravi disturbi dell’umore, con il coraggio e la libertà intellettuale di affrontare sentieri della conoscenza su cui ben pochi avevano osato inoltrarsi, ed elabora una teoria della patologia e della tecnica psicoterapeutica che parte dalla qualità del rapporto interpersonale, esprimendo una psichiatria che, fondata sulla centralità della relazione, non vuole spegnere lo spirito bensì cogliere tutte le possibili risorse che continuano a vivere nell’individuo anche quando le ombre dell’angoscia psicotica sembrano far perdere ogni reale possibilità di contatto esistenziale, inter-umano.

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Sostenendo con passione la tesi che nella psicosi si realizzano significati umani, e coniugando la clinica con le ricerche sull’interazione di cognizione, volizione e affettività, esplora gli aspetti psicobiologici delle emozioni e delle motivazioni, integrando l’indirizzo interpersonale nei suoi studi sul Sé intrapsichico.

Da questi prende le mosse per sviluppare le sue precedenti ricerche sui meccanismi specifici del processo creativo, studiando sia le componenti psicologiche sia le condizioni ambientali e sociali che ne facilitano la comparsa.

L’ampiezza e la profondità dei contributi da lui offerti alla comunità scientifica lo rendono un riferimento imprescindibile nella storia della psichiatria, tanto più che la sua opera è così ricca di spunti di elaborazione da costituire a tutt’oggi un utile strumento nell’affrontare sia la complessità delle esperienze cliniche che il continuo evolversi di una teoria della psiche.

Arieti ha di fatto contribuito in modo determinante al rinnovamento della psichiatria e della psicoterapia italiane a partire dai primi anni ’60, in cui le sue opere furono rese disponibili in italiano, potendo così estendere un positivo influsso su almeno due generazioni di psichiatri.

Muore a New York il 7 agosto 1981.

L’asma

asma

L’asma bronchiale è una patologia caratterizzata essenzialmente da uno spasmo dei bronchi, che induce difficoltà di respiro.

A metà del secolo scorso l’asma era conosciuta come una delle “sette malattie psicosomatiche”. La sua causa era considerata psicologica, e il trattamento spesso era basato sulla psicoanalisi. Poiché gli psicoanalisti interpretavano il rantolo asmatico come il grido soppresso del bambino per la madre, consideravano il trattamento della depressione come particolarmente importante per le persone affette da tale patologia.

Alfonso Espinola

espinola

(1845-1905)

nato alle Canarie e e laureatosi all’Università di Cadiz, fu costretto ad emigrare a causa delle sue idee repubblicane.

Stabilitosi in Uruguay, nel piccolo paesino di San Isidro de Las Piedras, come unico medico si prodigò a favore dei più poveri. Durante l’epidemia di vaiolo, per esser pronto ad intervenire, si stabilì nella piazza del villaggio dormendo sotto gli alberi di fico.