Figura mitologica dell’antico Egitto. che facevano da tramite tra “il cielo e la terra”; metà dio e metà uomo si narra che per primo estrasse oppio dalla pianta del papavero sonnifero. A lui viene attribuita la pratica del clistere che si fonda sull’osservazione dell’uccello ibis; ricordiamo che egli viene spesso rappresentato con corpo umano e testa di ibis, che opera in tal senso iniettandosi acqua marina con il suo lungo becco.
Viene considerato l’inventore della scrittura geroglifica, e qui lo vediamo rappresentato con in mano una tavoletta d’argilla e uno stilo. Esercitava funzioni di giudizio verso i defunti pesando il loro cuore al fine di stabilire la loro possibilità di ingresso nel mondo dell’aldilà.