Joseph Hardtmuth

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(1758-1816)

Architetto e inventore austriaco. Lo ricordiamo soprattutto per la sua idea di compattare la polvere di grafite in uno stilo di argilla e creare la matita. Una delle sue fabbriche ancora è presente in territorio slovacco : la Koh-i-Noor Hardtmuth.

Victor Franz Hess

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(1883-1964)

Fisico austriaco naturalizzato statunitense. Per le sue scoperte sui raggi cosmici vinse, insieme a Carl David Anderson, nel 1936 il Premio Nobel per la fisica.

ATM – Francobolli a valore variabile

atm

Diverse Amministrazioni Postali hanno previsto l’emissione di particolari bolli attraverso macchinette automatiche apposte negli stessi uffici o presso altre strutture pubbliche al fine di facilitare agli utenti il reperimento delle affrancature.

Noti come ATM possono essere rilasciati, previo inserimento dell’equivalente in monete, da distributori di marche diverse tra cui la più nota è la FRAMA.

Walter + Eliza Hall

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 Il “Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research” è il più longevo istituto di ricerca Australiano. Icona della ricerca medica, annovera tra i ricercatori anche vincitori di premi  Nobel come Sir Macfarlane Burnet, Sir Gustav Nossal e Professor Donald Metcalf.

Al suo interno vengono condotti studi sulla prevenzione e trattamento dei tumori, immunologia e malattie infettive.

Psiché ( ψυχή )

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Psichiatria : dal greco psyché (ψυχή) = spirito o anima e iatros (ιατρός) che significa cura (medica).

Lo psichiatra si occupa quindi della “cura dell’anima”.

Il termine fu coniato dal medico tedesco Johann Christian Reil (1759-1813).

Silvano Arieti

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(1914-1981)

SILVANO ARIETI nasce a Pisa il 28 giugno 1914.

Appena dopo essersi laureato in Medicina deve lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali, trovando rifugio negli Stati Uniti dove completa la propria formazione in psichiatria, neurologia, psicologia e psicoanalisi.

Mantiene infatti aperta la sua ricerca in molteplici direzioni, per esempio dando pari dignità al mondo interno così come appare dal punto di vista psicoanalitico, ed al funzionamento organico cerebrale così come appare dal punto di vista delle neuroscienze.

Sostiene la cura psicodinamica dei casi gravi, anche dei pazienti affetti da schizofrenia e da gravi disturbi dell’umore, con il coraggio e la libertà intellettuale di affrontare sentieri della conoscenza su cui ben pochi avevano osato inoltrarsi, ed elabora una teoria della patologia e della tecnica psicoterapeutica che parte dalla qualità del rapporto interpersonale, esprimendo una psichiatria che, fondata sulla centralità della relazione, non vuole spegnere lo spirito bensì cogliere tutte le possibili risorse che continuano a vivere nell’individuo anche quando le ombre dell’angoscia psicotica sembrano far perdere ogni reale possibilità di contatto esistenziale, inter-umano.

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Sostenendo con passione la tesi che nella psicosi si realizzano significati umani, e coniugando la clinica con le ricerche sull’interazione di cognizione, volizione e affettività, esplora gli aspetti psicobiologici delle emozioni e delle motivazioni, integrando l’indirizzo interpersonale nei suoi studi sul Sé intrapsichico.

Da questi prende le mosse per sviluppare le sue precedenti ricerche sui meccanismi specifici del processo creativo, studiando sia le componenti psicologiche sia le condizioni ambientali e sociali che ne facilitano la comparsa.

L’ampiezza e la profondità dei contributi da lui offerti alla comunità scientifica lo rendono un riferimento imprescindibile nella storia della psichiatria, tanto più che la sua opera è così ricca di spunti di elaborazione da costituire a tutt’oggi un utile strumento nell’affrontare sia la complessità delle esperienze cliniche che il continuo evolversi di una teoria della psiche.

Arieti ha di fatto contribuito in modo determinante al rinnovamento della psichiatria e della psicoterapia italiane a partire dai primi anni ’60, in cui le sue opere furono rese disponibili in italiano, potendo così estendere un positivo influsso su almeno due generazioni di psichiatri.

Muore a New York il 7 agosto 1981.

Una delle prime affrancature meccaniche

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Il servizio entrò in funzione sul territorio italiano a Bologna il 26 giugno 1927 nel quadro delle Esposizioni Riunite al Littoriale, dove la Soc. Audion, rappresentante per l’Italia della Casa tedesca Francotyp aveva messo in servizio una macchina che affranca regolare corrispondenza, evidentemente a scopi promozionali. Quella illustrata segue la prima emissione di un paio di giorni.

Le Terme di Recoaro

 

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“I primi uomini considerarono miracolose e di origine divina le acque termali, dono prezioso e salutare proveniente dalle profondità sconosciute e misteriose della terra.”